Roma | Doppie imposizioni, ratificato all’unanimità il patto tra Italia e San Marino. Approvati odg Pizzolante e Arlotti
La Camera dei deputati ha approvato oggi all'unanimità il progetto di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali. Approvato anche il Protocollo aggiuntivo e il relativo Protocollo di modifica con l'abbinata proposta di legge.
Grande soddisfazione da parte del deputato Pd riminese Tiziano Arlotti, relatore del disegno di legge in aula e in Commissione esteri. “Quello ratificato oggi si collega agli altri due accordi di cooperazione economica e di collaborazione finanziaria che consentiranno di superare il nodo dell’inserimento del Titano nella black list e di creare un clima di trasparenza e di fiducia nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi”, ha detto Arlotti che ha anche presentato un odg sui frontalieri, così come il deputato del Pdl Sergio Pizzolante, ambedue approvati.
“Ho evidenziato – spiega il deputato riminese - come i lavoratori frontalieri si vedano costretti per quest'anno e per il 2014 ad anticipare le imposte attraverso il pagamento dell’acconto calcolato sul cento per cento del reddito imponibile, senza tener conto delle reali tasse dovute. Con l'articolo 4 del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione fiscale italo-sammarinese ratificata oggi, l'Italia si impegna ora a prevedere una norma di legge che esenti dall'imposizione una quota di reddito lordo dei lavoratori frontalieri, al fine di regolamentare in via definitiva la materia secondo il principio dell'equità fiscale che riconosce l'alto valore del lavoro degli italiani all'estero. L'ordine del giorno impegna perciò il Governo a esercitare al più presto l'iniziativa legislativa per dare piena attuazione all'impegno assunto dall'Italia con la ratifica dell'accordo fiscale. Entro la prossima settimana presenterò il progetto di legge in materia”.
L'odg di Sergio Pizzolante Pdl, impegna il governo a “prevedere un’apposita iniziativa normativa del Parlamento italiano, come stabilito dall’accordo in fase di ratifica, che risolva in maniera definitiva la questione del trattamento fiscale dei lavoratori frontalieri, perché dal 2013, senza questa legge e senza franchigia, le tasse in Italia si pagherebbero sul 100 per cento dell’imponibile”. L’odg ribadisce la necessità di “una prospettiva organica, così da evitare che la tassazione dei redditi dei lavoratori frontalieri continui a essere sottoposta alla precarietà delle successive leggi di stabilità e goda invece di una norma autonoma e senza limiti di validità”.
Soddisfatta anche la collega Emma Petitti che in aula ha tenuto la dichiarazione di voto per il gruppo Pd.